Pieve Santo Stefano 

 

A pochi chilometri dalla Verna, in una valle nel silenzio dei monti, sorge Pieve Santo Stefano. Il paese, distrutto nel 1944 e velocemente ricostruito nel dopoguerra, ha perso la struttura architettonica dell’antico borgo conservando soltanto alcune tracce della sua secolare storia.

Tra le più preziose testimonianze del passato, troviamo all’ingresso sud del paese la chiesa della Madonna dei Lumi, costruita nel XVI secolo in onore della Vergine che aveva concesso ai cittadini di Pieve molte azioni miracolose. L’interno della Chiesa, in stile tardo rinascimentale, è arricchito di pregevoli affreschi di Luigi Ademollo. Ancora oggi la celebrazione della Madonna dei Lumi, l'8 settembre di ogni anno, è la festa più importante della città ed è caratterizzata dalla processione e dai Giochi di Luce organizzati dai vari rioni.

Addentrandosi nel centro cittadino si raggiunge il cinquecentesco Palazzo Pretorio, nelle cui stanze una terracotta di Girolamo Della Robbia “La Samaritana al Pozzo” accoglie il visitatore prima dell'ingresso alla scoperta dei tesori manoscritti dell'Archivio diaristico. Pieve è infatti conosciuta come “la città del diario” grazie alla ricca e originale raccolta di taccuini delle trincee di guerra, lettere d'amore dei secoli passati, diari di giovani chiusi a chiave con il lucchetto, racconti di migranti, segreti affidati a pagine di quaderni.

Di notevole fascino è inoltre la Collegiata di Santo Stefano, al cui interno, a croce latina, è possibile ammirare una terracotta della bottega di Andrea Della Robbia raffigurante l'Assunzione della Madonna tra Santi.