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Gubbio: pronti all'accoglienza

Pubblicato il 30/08/2014   
In attesa dell'inizio del Sentiero di Francesco 2014, Gubbio si prepara all'accoglienza dei pellegrini

E’ stata presentata questa mattina in conferenza stampa la giornata conclusiva del 3 settembre con arrivo finale a Gubbio della sesta edizione de "Il sentiero di Francesco", promosso dalle diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo Tadino e Gubbio, assieme alle famiglie francescane e con il sostegno di Regione, Provincia e i comuni di Gubbio, Assisi e Valfabbrica, dopo l’illustrazione dell’intero programma avvenuta a Perugia il 27 agosto.

Il Pellegrinaggio dal primo al 3 settembre ripercorre l'itinerario da Assisi a Gubbio, compiuto dal Santo nell'inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la rinuncia all'autorità paterna e ai beni familiari. E su questo valore di scelta importante e fondante nella vita di S. Francesco, si sono soffermati il sindaco Filippo Mario Stirati e il vescovo Mario Ceccobelli.

«Gubbio è città centrale e non secondaria nella vita e nella storia religiosa di S. Francesco – ha sottolineato Stirati -  di questo dobbiamo essere consapevoli e rilanciare anche l’apporto dato negli anni passati da ‘Terra Mater’ e dalle ‘Carte’, con il loro messaggio universale. Anche il Sentiero che così bene connota tale cammino, va adeguatamente  valorizzato, in termini di manutenzione e accoglienza».

Il messaggio è stato condiviso dal Vescovo, convinto che la figura di S. Ubaldo, unita all’amicizia con gli Spadalonga, è stato motivo attrattore per la vicenda dell’autore de ‘I Fioretti’, in cammino verso la ricerca di una verità interiore e di fede.

«Ripercorrere il cammino di Francesco – ha ribadito il mons. Ceccobelli - è ripercorrere la sua scelta, che oggi è anche simbolicamente raffigurata nel ‘Parco della Riconciliazione’ della Vittorina, per portare l’attenzione verso i tanti focolai di conflitti nel mondo, al punto da far dire al Papa che siamo nella terza Guerra Mondiale. Quest’anno il tema della riconciliazione è declinato in funzione della ‘natura’, dopo i temi ‘con se stessi, con Dio, con i fratelli’ degli anni passati, e dunque molto legato a valorizzare Gubbio come città dell’amicizia e dell’accoglienza».

Simone Minelli, direttore dell'Ufficio per il tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi della Diocesi, ha illustrato gli aspetti dell’organizzazione, che prevede l’arrivo a Gubbio di circa centinaia di pellegrini, tra i quali una famiglia intera di 7 persone. Tante le collaborazioni, come quella di Coldiretti, per puntare anche sulla necessità di un’alimentazione naturale, con l’assaggio il 3 settembre a Fassia del gelato e del pane di canapa e l’intenso programma di “Gubbio Ben .. essere”, illustrato dal medico nutrizionista Guido Monacelli, che ha dettagliatamente spiegato l’impegno per gli aspetti della corretta alimentazione, e per la  lotta alla fame nel mondo, insieme ai massimi esponenti della Caritas,  che avrà il momento clou nel  convegno previsto il 4 settembre sugli ‘Obiettivi Onu del Millennio”, con  l’accensione della ‘fiaccola’.

Infine, a  ricordare  il valore simbolico della figura del ‘Lupo’ di Gubbio e della riconciliazione con la parte più selvaggia e ostile dell’essere umano, è intervenuto l’assessore comunale alla cultura Augusto Ancillotti, che tra i tanti significati di lettura possibili, ha voluto privilegiare l’aspetto interiore dell’ammansimento.