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San Rufino: "Litigate, ma la sera fate la pace"

Pubblicato il 07/10/2013   
Applausi e sorrisi per il santo padre che nella cattedrale di Assisi, luogo del battesimo di Chiara e Francesco, parla al clero e alla comunità diocesana.

Il Papa è arrivato a San Rufino 5 minuti dopo l’orario previsto, sono le 15.20 e per lui è un bagno di folla e applausi. Saluta quasi uno a uno i pellegrini presenti, lungo le ali di folla ai lati nella piazza della cattedrale di Assisi. Il Papa, che appare un po’ stanco, si trova davanti lo spettacolo delle Infiorate di Spello, realizzate nella notte da 45 persone. L'atmosfera si scalda: cori intonano “Papa Francesco”, bambini presi in mano dalla gendarmeria vaticana e avvicinati al vescovo di Roma, tutti scattano foto e fanno video.
All’ingresso di San Rufino lo attende il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e la Giunta comunale per un saluto. Dentro c’è tutto il clero assisano, consacrati e membri dei consigli pastorali della Diocesi.
“Buon pomeriggio” è il saluto del Papa dall’altare. Nella cattedrale c’è il fonte battesimale di Chiara e Francesco e il Pontefice chiede: “chi si ricorda il giorno del proprio battesimo? Pochi… Adesso compito per casa eh!”. Ai sacerdoti dice: "Basta omelie noiose".
Invita poi i presenti a essere “popolo in cammino, con il Signore che cammina in mezzo a noi”. Ai preti suggerisce: “cosa c’è di piú bello che camminare con il nostro popolo?”.Il Pontefice poi parla della separazione dei coniugi e dice agli sposi novelli: “ricoradatevi di chiedere scusa e perdonare in tempo. Litigate quanto volete, tirate anche i piatti, ma mai finire la giornata senza fare la pace”. Scoppia un lungo e fragoroso applauso.

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