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A Roberto Giannoni il premio per la riconciliazione 2015

Pubblicato il 03/09/2015    Alessandro Leonardi
Stasera, a fine "Sentiero 2015", sarà consegnato al toscano Giannoni il premio “Lupo di Gubbio per la riconciliazione” 2015.
Ingiustamente carcerato con l’accusa di essere la “mente finanziaria della mafia in Toscana” e assolto solo dopo sei anni e mezzo di vicende giudiziarie. E’ la storia di Roberto Giannoni, a cui stasera sarà consegnato il premio “Lupo di Gubbio per la riconciliazione”.
L’accusa infondata di due collaboratori di giustizia ha portato via a Giannoni - ex bancario toscano - la reputazione, il posto di lavoro ed entrambi i genitori, morti per il dolore. L’incontro in carcere con don Danilo Cubattoli, decano dei cappellani delle carceri d’Italia, ha portato Giannoni a riscoprire la fede in Dio e a trovare la forza di andare avanti in una situazione così terribile e paradossale. Il premio sarà consegnato oggi nella serata conclusiva del “Sentiero di Francesco”, pellegrinaggio a piedi da Assisi a Gubbio, che quest’anno è dedicato al tema della riconciliazione con Dio, nel tracciato segnato da papa Francesco con l’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. 
Con tale spirito, ieri pomeriggio, i pellegrini del “Sentiero” sono stati invitati a vivere un momento di forte spiritualità: una celebrazione penitenziale e il sacramento della riconciliazione, presso l’eremo di San Pietro in Vigneto. 
Questa mattina intanto si è rinnovata la collaborazione tra il “Sentiero” e l’iniziativa “Gubbio Città del Ben…Essere!” legata ai temi della salute e della corretta alimentazione. Nell’abbazia di Vallingegno, dopo i saluti del  vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli e del sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, è stato affrontato il nodo della fame e della povertà estrema nel mondo, primo degli “Obiettivi del Millennio” dell’Onu. Guido Monacelli, nutrizionista e promotore dell’iniziativa, ha invitato i presenti a diventare “monaci del 2000” per essere vicini alle persone e alle situazioni di difficoltà, e “ammansire i lupi” che oggi affliggono l’umanità. 
C’è stato poi il momento dell’accensione della “Fiamma del Ben…Essere!”, opera in ceramica dell’artista eugubino Giampietro Rampini, che richiama nella sua decorazione povera l’incontro tra San Francesco e il lupo. La lampada è stata accesa dal rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi, autore della sinergia tra “Gubbio Città del Ben…Essere!” e l’Ateneo umbro per la partecipazione a Expo 2015. 
Sono intervenuti Massimo de Matteis, presidente di “In Missione con Noi Onlus” di Bologna, che realizza il progetto “Mucche in comodato d’uso” in Etiopia e don Roberto Revelant, responsabile della Caritas diocesana di Gubbio, che ha raccontato l’intervento fatto in Ecuador contro le patologie da mancanza di iodio nella dieta alimentare. È stata sottolineata l’importanza di fare rete tra le istituzioni per affrontare le problematiche della salute, con l’intervento di Fausto Santeusanio, già professore di Endocrinologia dell’Università di Perugia e “padrino” della campagna di iodoprofillassi di “Gubbio Città del Ben…Essere!”, e con l’intervento di Annarita Comodi, direttore del Distretto Alto Chiascio, in rappresentanza della USL Umbria 1. A loro è stato affidato il taglio del nastro che ha dato il via alla “Marcia della Pace alimentare” verso Gubbio.